Torre dei Prendiparte - Bologna

Torre dei Prendiparte, anche detta Torre Coronata

La Torre dei Prendiparte  è una delle circa 20 torri gentilizie ancora esistenti nel centro storico della città di Bologna.

Eretta nella seconda metà del XII secolo, è alta 59,50 metri (61 metri con il pinnacolo sulla sommità) ed è caratterizzata da una lieve pendenza verso nord. Lo spessore dei muri alla base (circa 2,80 metri) indica che, molto probabilmente, la torre è stata mozzata o non venne completata. Alla base i muri sono poi rivestiti da 9 file di parallelepipedi di selenite. La torre è soprannominata Coronata in quanto a circa 50 metri dal suolo è presente una risega dalla forma particolare, che ne diminuisce lo spessore.

Si trova nella piccola via Sant’Alò, in un punto in cui la strada si allarga a formare una sorta di piazzetta, che era appunto nota come piazzetta di San Senesio per la presenza di un’antica chiesa, oggi scomparsa. L’unico lato completamente libero dalle case è quello meridionale, su cui si aprono una finestra originaria a circa 20 metri di altezza e due finestre moderne più in basso. Alla stessa altezza della seconda finestra moderna si trova uno stemma in arenaria molto consumato e quindi illeggibile (probabilmente risalente al ‘400).

Torre dei Prendiparte, la storia

La famiglia guelfa dei Prendiparte è ricordata tra quelle nobili e di rilievo della città di Bologna dal 1154. Due membri della famiglia furono consoli di Bologna nel XII secolo, mentre nel XIII i Prendiparte furono chiamati per 13 volte a ricoprire il ruolo di podestà in varie città italiane.

La torre dei Prendiparte fu venduta una prima volta nel 1293 per 500 lire, poi i Prendiparte ne rientrarono in possesso. La lasciarono definitivamente nel ‘400, quando passò alla famiglia Fabruzzi. Nel ‘500 passò alla Chiesa e, tra il 1751 e il 1796, fu carcere della curia. Sulle pareti delle tre celle (situate nei piani intermedi) restano varie iscrizioni incise dai prigionieri, tra cui quella di un certo Angelo Rizzoli “carcerato per avere ingravidato due sorelle“, come scrive egli stesso.

Torre dei Prendiparte, oggi

Dopo un attento restauro volto a conservare l’esistente e valorizzare particolari che l’incuria del tempo stava compromettendo, i dodici piani sono ora tutti perfettamente agibili.

Il recupero dello stato originario degli intonaci delle carceri ha svelato iscrizioni e graffiti di cui si era persa memoria. Tutti gli ambienti sono stati adeguatamente illuminati e collegati fra loro da scale comode e sicure.

Dopo essere stata duramente contesa nei secoli, la torre dei Prendiparte, nata per essere un’estrema ed impenetrabile difesa in caso di attacco da parte delle fazioni nemiche, si apre oggi a chi apprezza l’unicità e desidera tuffarsi nella storia per rivivere attimi di profonda emozione.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *