Palazzo dei diamanti, il progetto di Ercole d’Este
Il Palazzo dei diamanti è uno dei più celebri monumenti della città di Ferrara e del Rinascimento Italiano. Fu progettato dall’architetto Biagio Rossetti, per conto di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este a partire dal 1492. La costruzione dell’edificio avvenne dal 1492 al 1503. L’edificio si trova nel mezzo dell’Addizione Erculea: un progetto voluto da Ercole I che si proponeva di modernizzare una città di stampo medievale come Ferrara, raddoppiando la sua estensione secondo dei principi urbanistici razionali. Il progetto venne affidato a Biagio Rossetti; la città espanse la sua area e le mure difensive furono rafforzate. Grazie al progetto, la città di Ferrara venne descritta dallo storico Burckhardt “la prima città moderna d’Europa”. Il Palazzo dei diamanti si trova in Corso Ercole I; proprio questa via congiunge i due cuori della città, quello medievale e quello rinascimentale.
Palazzo dei diamanti, una scelta prospettica
Giosuè Carducci dedicò al palazzo dei diamanti queste parole: “Lampeggia, o palazzo spirituale dei diamanti, e tu, fatta ad accogliere solo poeti e duchesse, o porta dei Sacrati, sorridi nel florido arco!”
Il nome deriva dalla sua particolare struttura architettonica che è composta da più di 8000 blocchi di marmo venato di rosa a forma di diamante con le punte rivolte verso l’alto e verso il basso. Le punte sono orientate in maniera differente per creare un gioco prospettico e catturare meglio la luce. Il palazzo ha la sua decorazione principale nell’angolo: un balconcino e le candeliere progettate da Gabriele Frisoni; questo per sottolineare l’importanza della veduta prospettica dell’edificio e dell’incrocio sul quale è costruito.
Palazzo dei diamanti, cosa ospita
Il palazzo venne acquistato dal comune di Ferrara nel 1832. Ospita al piano terra uno spazio espositivo nel quale vengono organizzate importanti mostre organizzate da Ferrara Arte e dalle Galleria d’Arte moderna e Contemporanea di Ferrara. Al primo piano, invece, c’è la Pinacoteca Nazionale, che ospita i dipinti della scuola ferrarese dal 200′ al 700′. Tra i dipinti presenti la Madonna col Bambino di Gentile da Fabriano.
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