Il Fosso del Diavolo
Una leggenda che da secoli si tramanda nella piccola cittadina di Sasso Marconi
Nella zona dell’Appennino bolognese, da moltissimi anni si tramanda la leggenda del Fosso del Diavolo.
La storia narra che molti anni fa, nel borgo di Sasso Marconi, dove ora l’occhio del turista può scorgere ville e palazzi, vi fossero solo campi coltivati ed orti degli antichi contadini. Ai margini della cittadella, arroccata su questa modesta altura, essi avevano subito le lotte feudali rintanandosi, sempre più spesso, nel castello. Una vera e propria fortezza munita di torri e solide mura di cinta a contrapporsi al borgo medievale composto da una serie di casupole dai tetti di paglia.
Fu quello il periodo in cui le voci delle abitanti presero a narrare di una misteriosa creatura che vagasse fra i campi alla ricerca di anime dannate, seminando morte e devastazione ovunque si muovesse. C’era chi giurava avesse sembianze di demone, chi parlava di un mostro terrificante d’aspetto.
Leggenda vuole che gli abitanti, interdetti e timorosi, non abbiano avuto conferma di tale creatura sino quando, una notte, il cielo s’addensò di nubi nere ed una figura si stagliò oscurando la visuale.
Impauriti, gli abitanti di Sasso Marconi si rifugiarono all’interno della chiesa del castello in preghiera, mentre la creatura cercava uno spazio fra le possenti mura per entrare. Infine, gridando la propria ira, salì sul colle vicino, pronto a saltare sulla fortificazione per distruggerla. Fu però nel momento del salto che una folgore attraversò il cielo notturno e scaraventò con la sua luce abbagliante la demoniaca figura verso il basso. Così, mentre in cielo la luce delineò l’immagine della Vergine, sulla terra, quando all’alba i cittadini di Sasso Marconi uscirono dalla fortificazione, trovarono un’enorme impronta lasciata dove un tempo c’erano orti e campi ed al posto delle vigne e della coltivazione ora c’era una larga spaccatura attraverso cui scorreva un rivolo d’acqua scura: il Fosso del Diavolo.
Al di là della suggestiva leggenda legata al Fosso del Diavolo, la cittadina medievale di Sasso Marconi (visita il sito) rappresenta un piccolo gioiello da visitare. Prendendo il nome direttamente da Guglielmo Marconi, il luogo dove sorge il Fosso del Diavolo riveste innanzitutto un’importanza storica, poiché legato alle prime trasmissioni radio che questi compì.
Cittadina ricca di cultura ed eventi, qui potrete gustare i sapori tipici del luogo in festival come la Tartufesta, manifestazione che si svolge l’ultima settimana di ottobre, legata al tartufo e ad ogni prodotto autunnale: castagne, salumi, funghi, miele, funghi, dolci montanari, vino e olio extra-vergine d’oliva delle colline sassesi.
Inoltre, per i più avventurosi, è possibile effettuare escursioni più o meno difficili, all’interno dell’anello di Fosso del Diavolo, dove si dice che, fra i numerosi cunicoli creati sotto terra nel momento dello squarcio della folgore, si nasconda la via per un prezioso tesoro che ad oggi ancora non è stato trovato.
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