42041 Brescello RE
Italia
La tradizione, tra usanze e leggende
Ogni anno, il 23 giugno, si attende la “Rusèda ed San Svàn” (Rugiada di San Giovanni).
Questa antica tradizione vuole che, nella notte precedente il giorno di San Giovanni, si rimanga alzati fin dopo la mezzanotte per “ciapèr la rusèda” (prendere la rugiada) che si pensava avesse effetti benefici sulla salute e sui sentimenti… “in grado di curare tutti i mali e fare nascere nuovi amori”.
Nella tradizione l’influsso della rugiada di San Giovanni pare sia indispensabile per la conservazione di erbe officinali raccolte per l’essicazione (camomilla, malva, menta, timo) ma soprattutto per la buona riuscita del Nocino, un liquore fatto con le noci che mai, però, potranno essere raccolte prima di aver preso la rugiada di San Giovanni.
La cena di San Giovanni è legata alla consumazione di uno dei piatti più presenti nella nostra cucina, i Tortelli d’Erbetta, conditi con burro fuso e Parmigiano grattugiato. Ed a proposito di erbe ed erbette, una su tutte, quella a cui sono legati non pochi aspetti leggendari e misteriosi è l’erba di San Giovanni, detta anche iperico o anche “cacciadiavoli”
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