Il premio “Salva la tua lingua locale” è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) e da Legautonomie Lazio

La Spina: “I dialetti raccontano la storia, custodiscono la memoria, rappresentano l’identità stessa dei singoli territori”
Manzi: “La crescente partecipazione al premio conduce verso la conservazione di questo patrimonio culturale immateriale”
Sen. De Poli: “Presentato emendamento per superare criticità e vincoli su manifestazioni temporanee, così da valorizzare il lavoro delle Pro Loco”

(Roma, 14 dicembre) – “I dialetti raccontano la storia, custodiscono la memoria, rappresentano l’identità stessa dei singoli territori. I dialetti sono la lingua della famiglia, delle emozioni e della vita reale a partire dalle parole d’amore e di rabbia. La qualità e varietà delle opere pervenute anche in questa edizione, ne testimoniano l’assoluta vivacità” lo ha affermato il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli), Antonino La Spina, nel corso della cerimonia di premiazione della sesta edizione del concorso letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”; l’iniziativa si è svolta stamane, nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, ed è stata presentata da Massimo Giletti e Veronica Gatto, con la partecipazione straordinaria del gruppo, I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Loche” (Canto a tenores, patrimonio immateriale UNESCO)
Il premio è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco e da Legautonomie Lazio ed è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”.
Nel corso dell’evento sono stati assegnati i riconoscimenti e premiati i vincitori delle cinque sezioni previste, tutte a tema libero: poesia (edita ed inedita), prosa (edita ed inedita), musica.
Menzioni speciali sono state attribuite al giornalista Pietrangelo Buttafuoco e a Roberto Sottile (conduttore della trasmissione radiofonica “Parru cu tia. I dialetti vanno in onda”); il premio speciale della giuria è stato assegnato al poeta e drammaturgo Nevio Spadoni (dialetto romagnolo).
“La crescente partecipazione al premio, anche in termini di qualità delle opere in concorso, conduce nella giusta direzione verso la conservazione di questo patrimonio culturale immateriale, che sviluppa il senso di identità collettiva, costituisce un solido collante sociale e culturale, favorendo la memoria storica” ha evidenziato nel corso del suo intervento, Bruno Manzi, presidente di Legautonomia Lazio. “Dato – ha concluso – che ben ci fa sperare rispetto alla recente denuncia dell’Unesco relativamente al rischio estinzione per il 90% delle lingue europee”.

Tra i presenti anche il Presidente Regionale Pro Loco Emilia Romagna (UNPLI), Stefano Ferrari: “Il dialetto è il simbolo del nostro patrimonio immateriale. Grazie al premio “Salva la tua Lingua Locale” esso può essere riconosciuto in tutto il suo valore”

Anche l’Emilia Romagna è protagonista con vari riconoscimenti, tra cui il primo premio, sezione musica, conquistato da Giovanni Calza, da anni sostenitore del dialetto ferrarese con iniziative e pubblicazioni.

Tra i finalisti della sezione Poesia Edita, Lia Cucconi “Na messa da mort, Edizione Cofine, Roma, 2016 (dialetto di Carpi, MO).
Terzo posto per Germana Borgini (romagnolo) nella sezione Poesia Inedita e tra i finalisti Edoardo Penoncini (dialetto ferrarese), Fabio Doriali (piacentino), Mario Milanesi (dialetto romagnolo).
Tra i finalisti della sezione Prosa Inedita troviamo Anna Bastelli (bolognese).
La Menzione ad Associazioni Pro Loco per la diffusione del Premio “Salva la tua lingua locale” 2018 va alla Pro Loco Santarcangelo di Romagna.

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