Dall’alto dei suoi 436 metri, il castello di Montebello (Mons Belli), domina elegante la valle del Marecchia e dell’Uso, dove arte, storia e natura si uniscono per formare un’alchimia perfetta.
Protagonista del castello di Montebello è la celebre Azzurrina, figlia di una certo Ugolinuccio (feudatario di Montebello nel 1375), la cui storia è rimasta impressa nelle menti di molti.
La leggenda di Azzurrina
Azzurrina, il cui vero nome è Guendalina, nasce albina. La sua carnagione è chiarissima ed i suoi capelli di un bianco candido. Poichè la superstizione popolare collegava l’albinismo ad eventi di natura diabolica, la madre decide di tingerle periodicamente i capelli con pigmenti di natura vegetale che, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, donano alla bimba riflessi azzurri: da qui il soprannome “Azzurrina”.
E’ il 21 Giugno del 1375 quando Azzurrina, durante un temporale, viene lasciata in custodia di due guardie; sta giocando con la sua pallina che le cade per le scale della ghiacciaia. Si precipita per recuperarla e lancia un grido che fa correre le due guardie in suo soccorso, ma della bimba e della palla non vi è più traccia.
Questa è la leggenda che si narra da secoli, ormai. Dal 1990, il castello di Montebello è aperto a museo.
Il 21 Giugno di quell’anno, tecnici del suono effettuano le prime registrazioni con apparecchiature sofisticate. In sede di studio si procede poi all’ascolto, dal quale emergono: tuoni, uno scrosciare violento di pioggia ed un suono.
Così, ogni 5 anni, il 21 Giugno, le ricerche si ripetono ed a tutti i visitatori della Rocca vengono fatte ascoltare: ad alcuni sembra un pianto della bambina, altri una risata, altri ancora sostengono di udire nulla di più che vento e pioggia.
A noi non resta che consigliarvi una bella visita all’interno del Castello!
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