Veduta del Borgo di Vigoleno

Il Borgo fortificato di Vigoleno, nella provincia di Piacenza, è dal 14 Settembre 2002 considerato uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Luogo incontaminato ed elegante, al suo interno sembra riportarci agli inizi del X secolo. L’intero Borgo di Vigoleno è racchiuso da imponenti mura merlate, le quali nascondono un camminamento rialzato da dove è possibile ammirare un incantevole panorama: l’intera valle dello Stirone. Per entrare nel Borgo vi è un unico ingresso in corrispondenza del mastio.

Veduta del Borgo di Vigoleno

Veduta del Borgo di Vigoleno

Il piccolo paese racchiude poche case costruite intorno alla pieve di San Giorgio, il Castello di Vigoleno del X secolo, il Mastio e l’oratorio di Santa Maria. Quest’ultimo è utilizzato oggi per delle mostre e per piccoli concerti dato che all’interno dell’Oratorio è possibile godere di un’acustica perfetta. Il cuore del Borgo è la piccola piazzetta dominata da una fontana centrale. La Pieve di San Giorgio, classico esempio di architettura romanica sacra risalente al XII secolo, ha subito nel tempo numerosi restauri, ma grazie all’ultimo si presenta oggi con il suo aspetto originale, austero ed imponente. La chiesa ha tre navate e la  facciata è decorata da un portale scolpito con colonnine dai capitelli fogliati. Nella lunetta è presente una scultura raffigurante San Giorgio che uccide il drago, opera risalente probabilmente al Duecento. La costruzione del castello risale invece al XI secolo, numerose importanti famiglie risiedettero qui: i Pallavicino, i Piccinino e anche i Farnese. Il castello fu più volte distrutto e ricostruito, fin quando nel 1922 la principessa Ruspoli Gramont lo fece restaurare per farne la sede di incontri mondani. Passò di qui anche il celebre Gabriele D’Annunzio. Il Mastio, l’imponente torre che affaccia sulla piazzetta, a pianta quadrangolare con feritoie, beccatelli e merli ghibellini, è stata ristrutturata per racchiudere sale museali che ospitano la raccolta di documenti storici e fotografici.

A Vigoleno è ancora viva una tradizione italiana che si tramanda da tempo: il “Calendimaggio”. Uso rimasto intatto solo per alcuni comuni d’Italia, il 30 Aprile, per celebrare l’arrivo del mese di Maggio, un gruppo di canterini porta l’augurio per le case del borgo, ricevendo in cambio uova o altri doni che vengono calati dalle finestre con una cesta appesa ad uno spago.

Fonte: I borghi più belli d’Italia

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *