La Rocca di Ravaldino, Forlì

La Rocca di Ravaldino

La Rocca di Ravaldino, conosciuta anche come la Rocca di Caterina Sforza, è una delle magnifiche fortezze di cui è costellata l’Emilia Romagna. Situata nel centro di Forlì, durante il medioevo garantì la difesa della città.

Storia: Il complesso difensivo iniziale, il Rivellino, è la struttura da cui prese nome la fortezza. L’ampliamento della Rocca avvenne nella metà del XIII secolo, per essere completata poi da Pino III Ordelaffi, un secolo dopo. Dell’iniziale Rocca Medievale, purtroppo, non sono mai stati rinvenuti documenti attendibili. E’ sul progetto del Signore di Forlì, ad opera dell’architetto Giorgio Marchesi, che si rifà l’aspetto attuale della Rocca di Ravaldino. Nel 1841, Girolamo Riario, nuovo Signore della città, avvalendosi sempre dell’aiuto dell’architetto fiorentino, commissiona la Cittadella, il Rivellino di Cotogni e il Rivellino di Cesena. E’ nel 1946 che Caterina Sforza venne a risiedere qui, ampliando il complesso con il forte chiamato il Paradiso. Benché la nuova fortezza fu definita da molti inespugnabile, Niccolò Machiavelli, che risiedette qui per un periodo, la catalogò come estremamente articolata e quindi vulnerabile. La contessa fu costretta ad abbandonare Forlì nel Gennaio del 1500 a seguito dell’assedio della Rocca per mano di Cesare Borgia. Il destino della Rocca di Ravaldino, cambiò drasticamente. La cittadella perse la sua funzione difensiva e si tramutò in carcere.

La Rocca di Ravaldino è stata restaurata di recente, e come la rocca anche i due torrioni e il maschio. In quest’ultimo è presente, ma non visibile al pubblico, una singolare scala a chioccola, costituita da 67 scalini, i quali si sostengono per sovrapposizione.

 

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