Absidi del Duomo di Modena

Il Duomo di Modena, la Cattedrale di San Geminiano

Il Duomo di Modena, la cattedrale di San Geminiano, sorge nel centro di Modena come principale centro di culto della città. In perfetto stile romanico sia all’interno che all’esterno, la cattedrale ha grande importanza nella storia dell’architettura. Prende il nome da San Geminiano, primo vescovo della cattedrale, sepolto tutt’ora nella cripta sotterranea e il cui sarcofago viene aperto ogni anno in occasione della festa del Santo il 31 Gennaio.

Il Duomo di Modena - Cattedrale di San Geminiano

Il Duomo di Modena – Cattedrale di San Geminiano

Lo stile romanico che domina incontrastato è opera del mirabile architetto Lanfranco, come testimonia una lapide all’esterno dell’abside maggiore. La struttura del duomo di Modena, già esistente prima dell’intervento di Lanfranco, era  un tempio dedicato alle spoglie di San Geminiano. Furono i rappresentanti di tutte le classi sociali di Modena a voler restaurare il complesso per il loro patrono e a collaborare durante i lavori iniziati nel Maggio del 1099 e terminati 85 anni dopo.

Ad occuparsi dell’architettura della cattedrale, oltre a Lanfranco, ci fu Wiligelmo, considerato uno dei primi scultori italiani. Wiligelmo si occupò difatti della maggior parte dei rilievi che abbelliscono il duomo di Modena. Gli avvenimenti più importanti legati alla costruzione del tempio, sono segnalati all’interno della cattedrale attraverso delle iscrizioni; tra queste ne troviamo una dei cittadini di Modena, i quali si considerarono debitori nei confronti di Lanfranco per la costruzione del loro Duomo.

L'interno del Duomo di Modena

L’interno del Duomo di Modena

Quando i lavori si considerarono a buon punto, fu opportuno spostare le spoglie di San Geminiano, nella nuova Cripta. La ricognizione del corpo avvenne lo stesso anno per mano di Papa Pasquale II davanti ad una folla esultante e importanti rappresentanti ecclesiastici. Nel 1184 la cattedrale fu consacrata ufficialmente da Papa Lucio III, come lo testimonia un incisione all’interno della chiesa.

La cattedrale dal XII secolo fino a circa 25 anni fa, ha subito numerosi cambiamenti legati ai gusti del tempo e all’intervento dei maestri campionesi.  I nuovi artisti lombardi subentrarono a partire dal 1167, come seguaci di Lanfranco e Wiligelmo, per completare parte della cattedrale e alcune decorazioni. Anche la cripta del Santo è stata restaurata e la tomba riportata allo stato primitivo e nel 1984 in occasione dell’ottavo centenario, la facciata è stata ritoccata per essere riportata al suo originale splendore.

 

 

 

 

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