La Pro Loco di San Clemente ha in programma:
6 gennaio 2019: Festa della Befana in piazza Mazzini, San Clemente dalle 14.30
gennaio 2019: Al comedie in dialet nel Teatro “G. Villa” di Sant’Andrea In Casale, San Clemente dalle ore 20.45
– 11 gennaio: ADES O MAI PIU’ – De “Quei dal funtanele”
– 19 gennaio: SE I MURT I PUTESS SCOR e STATI INTERESSANTI – De “De Bosch”
– 26 gennaio: LA MOI GIOVNA – De “La Carovana”
La Pro Loco di San Clemente ha in programma:
6 gennaio 2019: Festa della Befana in piazza Mazzini, San Clemente dalle 14.30
gennaio 2019: Al comedie in dialet nel Teatro “G. Villa” di Sant’Andrea In Casale, San Clemente dalle ore 20.45
– 11 gennaio: ADES O MAI PIU’ – De “Quei dal funtanele”
– 19 gennaio: SE I MURT I PUTESS SCOR e STATI INTERESSANTI – De “De Bosch”
– 26 gennaio: LA MOI GIOVNA – De “La Carovana”
La Compagnia “La Carovana” presenta “La Moj Zovna”, commedia dialettale in 3 atti, di Pier Paolo Gabrielli.
“Cosa può desiderare un uomo anziano rimasto vedovo?” Abbiamo fatto questa domanda a decine di uomini. La risposta è stata unanime: una donna giovane e bella e torni giovane anche tu. Sarà vero? E poi?
Venerdì 22 Febbraio ore 21 – Sala Plitteri – Gemmano
Info e biglietti presso Bottega Mille Sapori: 3387953341
Un evento che coinvolge numerosi comuni italiani che aderiscono a questa iniziativa, a cui partecipa attivamente la Pro Loco di Coriano proponendo una camminata di gruppo che coinvolge tutti quelli che vorranno partecipare!
Aderite al progetto anti sprechi, per una giornata dedicata al piacere di camminare insieme!
La Pro Loco di Riviera dei Pini organizza per Domenica 28 Aprile, la II° edizione della corsa podistica che si svolge prevalentemente sotto la meravigliosa pineta di Tagliata di Cervia.
La Pro Loco offre anche un pacchetto per i podisti che arrivano a Tagliata di Cervia, con pernottamento.
Non mancate ed affrettatevi a prenotarvi!
L’idea di questa manifestazione è di Graziano Foschi e Alberto Padovani, ciclisti e appassionati di randonnée, prendendo spunto dalla serata organizzata dal Comune di Casola Valsenio un anno fa in cui si celebrarono i 120 anni della pedalata di Alfredo Oriani raccontati nel volume “La bicicletta”.
Saranno presenti, oltre agli ideatori e organizzatori della corsa, anche il Sindaco Nicola Iseppi, Ennio Dirani, Presidente onorario della Fondazione Casa di Oriani che 21 anni fa ripercorse in bicicletta le strade raccontate da Oriani, e Erik Lanzoni, Direttore di IF.
La storia vuole che il cicloturismo nasca in Italia. Il 12 giugno del 1897 dodici ciclisti romani, capitanati dall’artista Vito Pardo, partirono all’alba da Roma con l’intento dichiarato di raggiungere Napoli entro il tramonto. In nove portarono a compimento l’impresa e i giornali dell’epoca celebrarono l’evento appellando i ciclisti, col termine di “Audaci”. Alcuni giorni dopo una ventina di ciclisti napoletani replicò la pedalata sul percorso inverso e in quell’occasione si decise di istituire il primo “Gruppo Audax” che raccogliesse tutti i ciclisti in grado di percorrere 200 chilometri in bicicletta in autosufficienza entro una sola giornata. Queste imprese di lunghe distanze, avevano lo scopo di “…incoraggiare lo sviluppo del grande turismo in bicicletta, educare i ciclisti, renderli forti e tenaci ed organizzare le escursioni cicloturistiche”.
Piace pensare che la notizia del viaggio da Roma a Napoli avesse girato in fretta fra gli appassionati delle due ruote del tempo. Piace pensarlo perché stranamente, uno che viaggiava sempre solo come Alfredo Oriani, per una volta aveva trovato un compagno con cui condividere l’avventura. O meglio, credeva di averlo trovato, perché Aldo Orlandi, tornato due giorni prima dalla battaglia di Domokòs, non si presentò all’appuntamento al Caffè Orfeo a Faenza, impedito dai familiari o spaventato dalla prospettiva di dover reggere da solo, per due settimane, le tirate oratorie del terribile Alfredo. Oriani non battè ciglio, attese qualche minuto, poi partì solo con la valigia appesa alla canna della bicicletta per il viaggio. Un libro da leggere, una pietra miliare del cicloturismo italiano.
Per onorare l’impresa del casolano, l’anno prossimo sarà organizzata una randonnée da 600 Km con partenza e arrivo a Casola Valsenio dal titolo “La Mille di Oriani” con partenza sabato 11 maggio e arrivo nella giornata seguente, durante la Festa dello sport di Casola Valsenio.
L’idea di questa manifestazione è di Graziano Foschi e Alberto Padovani, ciclisti e appassionati di randonnée, prendendo spunto dalla serata organizzata dal Comune di Casola Valsenio un anno fa in cui si celebrarono i 120 anni della pedalata di Alfredo Oriani raccontati nel volume “La bicicletta”.
Saranno presenti, oltre agli ideatori e organizzatori della corsa, anche il Sindaco Nicola Iseppi, Ennio Dirani, Presidente onorario della Fondazione Casa di Oriani che 21 anni fa ripercorse in bicicletta le strade raccontate da Oriani, e Erik Lanzoni, Direttore di IF.
La storia vuole che il cicloturismo nasca in Italia. Il 12 giugno del 1897 dodici ciclisti romani, capitanati dall’artista Vito Pardo, partirono all’alba da Roma con l’intento dichiarato di raggiungere Napoli entro il tramonto. In nove portarono a compimento l’impresa e i giornali dell’epoca celebrarono l’evento appellando i ciclisti, col termine di “Audaci”. Alcuni giorni dopo una ventina di ciclisti napoletani replicò la pedalata sul percorso inverso e in quell’occasione si decise di istituire il primo “Gruppo Audax” che raccogliesse tutti i ciclisti in grado di percorrere 200 chilometri in bicicletta in autosufficienza entro una sola giornata. Queste imprese di lunghe distanze, avevano lo scopo di “…incoraggiare lo sviluppo del grande turismo in bicicletta, educare i ciclisti, renderli forti e tenaci ed organizzare le escursioni cicloturistiche”.
Piace pensare che la notizia del viaggio da Roma a Napoli avesse girato in fretta fra gli appassionati delle due ruote del tempo. Piace pensarlo perché stranamente, uno che viaggiava sempre solo come Alfredo Oriani, per una volta aveva trovato un compagno con cui condividere l’avventura. O meglio, credeva di averlo trovato, perché Aldo Orlandi, tornato due giorni prima dalla battaglia di Domokòs, non si presentò all’appuntamento al Caffè Orfeo a Faenza, impedito dai familiari o spaventato dalla prospettiva di dover reggere da solo, per due settimane, le tirate oratorie del terribile Alfredo. Oriani non battè ciglio, attese qualche minuto, poi partì solo con la valigia appesa alla canna della bicicletta per il viaggio. Un libro da leggere, una pietra miliare del cicloturismo italiano.
Per onorare l’impresa del casolano, l’anno prossimo sarà organizzata una randonnée da 600 Km con partenza e arrivo a Casola Valsenio dal titolo “La Mille di Oriani” con partenza sabato 11 maggio e arrivo nella giornata seguente, durante la Festa dello sport di Casola Valsenio.