Dalle ore 16.00 tutti al parco della Fornace a Gramignazzo di Sissa per passare un pomeriggio all’insegna del gioco e del divertimento.
Apriremo l’evento con la lettura di alcuni brevi racconti tratti dal libro di Giuseppe Tonna “L’ultimo Paese”.
Nel campo adiacente alla fornace troverete a disposizione di tutti:
- giochi e giocattoli in legno dell’Associazione “Pianeta Verde”
- giochi di gruppo organizzati ed animati dai ragazzi della Croce Rossa di San Secondo
- Laboratorio creativo con la costruzione del “Cavallo Selvaggio”
- La scacchiera gigante
Esposizione di giochi e giocattoli di un tempo passato dalla collezione di Carlo Bassanini
Disegni di Luciano Cottini (Illustratore dei libri di Giuseppe Tonna)
Esposizione di Foto della Bassa Padana
Conviviale rinfresco per tutti i partecipanti.
Tre decenni di storia, centinaia di volontari, centinaia di migliaia di persone intervenute, decine di mesi di preparativi. Volendola riassumere in due righe, la festa del Culatello di Zibello potrebbe essere definita così.
E’ una storia gloriosa, costellata di successi, quella che accompagna l’importante evento locale. E’ la storia di uomini e donne che, senza chiedere nulla in cambio, si sono lungamente prodigati per il bene del paese. E’ anche la storia di un prodotto, dal nome quasi irriverente, che ha portato Zibello nel mondo.
Tre decenni di storia, centinaia di volontari, centinaia di migliaia di persone intervenute, decine di mesi di preparativi. Volendola riassumere in due righe, la festa del Culatello di Zibello potrebbe essere definita così.
E’ una storia gloriosa, costellata di successi, quella che accompagna l’importante evento locale. E’ la storia di uomini e donne che, senza chiedere nulla in cambio, si sono lungamente prodigati per il bene del paese. E’ anche la storia di un prodotto, dal nome quasi irriverente, che ha portato Zibello nel mondo.
Tre decenni di storia, centinaia di volontari, centinaia di migliaia di persone intervenute, decine di mesi di preparativi. Volendola riassumere in due righe, la festa del Culatello di Zibello potrebbe essere definita così.
E’ una storia gloriosa, costellata di successi, quella che accompagna l’importante evento locale. E’ la storia di uomini e donne che, senza chiedere nulla in cambio, si sono lungamente prodigati per il bene del paese. E’ anche la storia di un prodotto, dal nome quasi irriverente, che ha portato Zibello nel mondo.
Pro Loco Sissa Trecasali intende organizzare anche nel 2018 la Festa della Musica che si terrà in linea di massima in Sissa, non è escluso possa tersi anche nelle altre frazioni del Comune di Sissa Trecasali, indicativamente dalle ore 17 alle ore 24 del 21 giugno.
Sarà possibile esibirsi con piccole performances musicali o di danza e/o brevi flash-mob (solo musica in acustico, o con un minima amplificazione), tutti coloro che, compatibilmente con gli orari e gli spazi a disposizione, aderiranno alla giornata.
Per maggiori informazioni: https://prolocosissa.jimdo.com/eventi-pro-loco/festa-della-musica/
Due sono le notti solstiziali: quella d’inverno del 24 dicembre (solstizio d’inverno) e quella del 23 giugno (solstizio d’estate), antico retaggio celtico legato alla nascita del sole bambino e alla maturità del sole adulto.
E se la Vigilia di Natale è la festa della famiglia celebrata nell’intimità delle pareti domestiche, la notte di San Giovanni, di rigore, è trascorrerla all’aperto per beneficiare della provvida ruzäda( rugiada) che, secondo la tradizione antica, sprigionerebbe benefici influssi sulla salute, sugli amori, sulle erbe, sui campi e sui fiori.
Le tradizioni agresti legate alla notte del solstizio estivo sono tantissime: dai falò, alla raccolta delle erbe medicamentose, all’ esposizione fuori dalla finestra delle coperte del letto e degli abiti dei congiunti onde preservare i tessuti dalle tarme e le persone dalle sciagure. Inoltre (e questa è una tradizione comune per tutto il nostro territorio) dopo la mezzanotte si raccolgono le noci per fare il balsamico nocino che risulta speciale solo se confezionato con le noci baciate dalla rozäda äd San Zvan.
La tradizione popolare racconta che la notte del 23 Giugno, solstizio d’estate, le erbe abbiano il massimo potere curativo.
L’iperico contro il malocchio, la camomilla calmante, la malva antiinfiammatoria, ma venivano anche raccolti foglie e frutti delle piante: i petali di rosa canina e i fiori di sambuco contro la tosse, le bacche dell’olmo per curare le ferite…