Venerdì 23 febbraio: “M’illumino di Meno” Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Quest’anno M’Illumino di Meno è dedicato al camminare. Facciamo una camminata, una marcia, un percorso, una processione, una corsa insieme fino alla Luna. Partecipa anche tu invitando a camminare amici, parenti, aziende, associazioni, strade e città.
Evento a Casola Valsenio organizzato dal CCR Consiglio Comunale dei Ragazzi: dalle ore 20,00 alle ore 21,00 nel centro storico le luci verranno spente e si terrà una caccia al tesoro al buio.

Mensilmente, da settembre a maggio compresi, ogni ultima domenica del mese prende vita il mercatino del riuso nel quale non possono perdere posto i possessori di regolare partita I.V.A. ; in questo senso vi sono regole e restrizioni che vanno assolutamente rispettate ed è decisione unanime porre i titolari di licenza di commercio nel contesto dei mercati regolari in essere ad Alfonsine, tutti i lunedì di ogni settimana, in Piazza della Resistenza o al giovedì in Piazza Monti. Questi “mercati” sono controllati e gestiti dall’autorità comunale stessa.
Il nostro mercatino è ispirato all’usato e alle opere dell’ingegno. Ancora a tutt’oggi si attendono delucidazioni sulle variabili inerenti la quantità di merce esposta e relativo controvalore di scambio dei vari settori.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.