Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
“Petrella Teatro” – abbonamento a 5 spettacoli della sezione Teatro.
Prenotazioni telefoniche al 3428857347 dal lunedì al giovedì esclusi i festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17
Vendita biglietti on line per tutti gli spettacoli su www.vivaticket.it ed in tutti i punti vendita “Vivaticket”.
Biglietteria del Teatro Petrella il giorno prima dello spettacolo dalle 17 alle 20 e nelle giornate di spettacolo due ore prima dell’inizio dello stesso. Tel 0547666008
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
EVENTO ANNULLATO
Segavecchia a Forlimpopoli
dall’11 al 18 Marzo
Così come tradizione vuole nelle due domeniche sfilerà la Vecchia accompagnata nella sua passeggiata dai carri in concorso, dai carri ospiti e dai gruppi a piedi. Carri e Vecchia allestiti con la solita maestria dai carristi nelle lunghe e fredde notti invernali.
Il programma non prevede solo il corso mascherato, ma una serie di eventi dove si può trovare un po’ di tutto, dal luna park alle bancarelle, dalla frutta secca agli spettacoli teatrali, alle visite al museo; tutto questo e altro ancora lo troverete nelle prossime pagine, assieme a tutti coloro che con il loro sostegno contribuiscono ogni anno alla riuscita della festa.
Naturalmente l’ingresso è ad offerta libera, come da alcuni anni a questa parte.
Festa della Segavecchia
Dal lontano 1451, la festa della Segavecchia di Cotignola, giunta alla sua 567° edizione, torna dall’8 all’11 marzo 2018.
Enogastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. Tra il primo giorno di Quaresima e Pasqua, rievoca il processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola.
Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la “vecchia”, preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza.
Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
La storia
Le origini della festa risalgono ai tempi di Francesco Sforza. Sembra che questi avesse sorpreso una vecchia fattucchiera mentre stava perforando con uno spillo un’immagine che lo raffigurava. La vecchia fu così condannata alla decapitazione. La condanna sarebbe stata inflitta a metà Quaresima e l’esecuzione immediata si svolse tra la folla plaudente.
Torna la Festa del Porcospino di Mercato Saraceno, per la sua quinta edizione, che si terrà, quest’anno, per la prima volta nel giorno domenicale, domenica 11 marzo, a partire dalle ore 9, nella centralissima piazza Mazzini. La gara si svolgerà alle ore 16. C’è molta attesa nel paese per questa festa, che ha avuto molto successo nelle precedenti edizioni, nata per valorizzare una delle tradizioni gastronomiche locali più forti del periodo invernale. Il porcospino si fa con il burro e il regolamento del concorso vieta l’utilizzo di margarina e olio di palma. La gara è a numero chiuso e, altra novità di quest’anno, sarà aperta anche ai non residenti a Mercato Saraceno. Le iscrizioni vanno presentate entro le ore 19 di venerdì 9 marzo per telefono (al numero 347.7417937) o via email, scrivendo a info@confesercenticesante.