Un tempo il giorno di San Martino (11 novembre) sanciva per i contadini romagnoli la scadenza dei rapporti di lavoro e gli eventuali rinnovi di contratti di mezzadria fra proprietari terrieri e mezzadri; avveniva la compra – vendita del bestiame, di attrezzi agricoli, di scorte alimentari. Era dunque un momento privilegiato di incontri… di ogni tipo.
Ecco il motivo per cui la Fiera di San Martino è ricordata, nella tradizione popolare, come Fiera dei Becchi (i caproni), ovvero la festa dei cornuti.
Nella centralissima piazza Ganganelli, sotto l’Arco trionfale di Clemente XIV, vengono appese, per l’occasione, grandi corna. La tradizione vuole che oscillino al passaggio di persone tradite. Oserete anche voi passare sotto le corna e accettare lo spietato verdetto? Sarete dunque fra i più temerari, esponendovi all’eventuale scherno di amici e presenti? Non dovrete far altro che venire a Santarcangelo, armandovi di un pizzico di coraggio. Ma ricordate bene che a novembre tira sempre vento!!
La Fiera è anche conosciuta come la sagra nazionale dei cantastorie e rappresenta uno degli appuntamenti autunnali più importanti in Romagna. Tutta la città è piena di bancarelle, stand gastronomici, con tante specialità non solo della zona ma provenienti da altre regioni d’Italia. Vi troverete immersi fra colori, sapori e profumi che vi delizieranno. Assolutamente impedibile è il palio della Piadina, una simpaticissima competizione fra improvvisati “piadinari”, non professionisti, alle prese con farina e mattarello.
La Pro Loco di Fabbrico (RE), organizza per San Martino Domenica 10 Novembre dalle ore 9:30, la festa all’insegna dei sapori e colori autunnali. Un ricco programma e un itinerario per le vie del paese con stand gastronomici di prodotti tipici, mercatino dell’artigianato e degli hobbisti lungo le vie del centro, laboratori creativi e intrattenimento per bambini, spettacoli di giocoleria col fuoco, rievocazione storica e tanto altro.
Un tempo il giorno di San Martino (11 novembre) sanciva per i contadini romagnoli la scadenza dei rapporti di lavoro e gli eventuali rinnovi di contratti di mezzadria fra proprietari terrieri e mezzadri; avveniva la compra – vendita del bestiame, di attrezzi agricoli, di scorte alimentari. Era dunque un momento privilegiato di incontri… di ogni tipo.
Ecco il motivo per cui la Fiera di San Martino è ricordata, nella tradizione popolare, come Fiera dei Becchi (i caproni), ovvero la festa dei cornuti.
Nella centralissima piazza Ganganelli, sotto l’Arco trionfale di Clemente XIV, vengono appese, per l’occasione, grandi corna. La tradizione vuole che oscillino al passaggio di persone tradite. Oserete anche voi passare sotto le corna e accettare lo spietato verdetto? Sarete dunque fra i più temerari, esponendovi all’eventuale scherno di amici e presenti? Non dovrete far altro che venire a Santarcangelo, armandovi di un pizzico di coraggio. Ma ricordate bene che a novembre tira sempre vento!!
La Fiera è anche conosciuta come la sagra nazionale dei cantastorie e rappresenta uno degli appuntamenti autunnali più importanti in Romagna. Tutta la città è piena di bancarelle, stand gastronomici, con tante specialità non solo della zona ma provenienti da altre regioni d’Italia. Vi troverete immersi fra colori, sapori e profumi che vi delizieranno. Assolutamente impedibile è il palio della Piadina, una simpaticissima competizione fra improvvisati “piadinari”, non professionisti, alle prese con farina e mattarello.

Amici siete pronti? Siamo arrivati alla 21° edizione della festa di San Martino, il Santo patrono del nostro piccolo grande paese, saremmo lieti di arricchire ed aumentare il corteo storico che ogni anno proponiamo, per questo motivo cerchiamo sempre nuove persone (grandi e piccini) interessate a partecipare.
Programma Domenica 10 Novembre dalle ore 10
RIEVOCAZIONE STORICA DEL MANTELLO DI SAN MARTINO CON 150
FIGURANTI E MUSICI – 3 Repliche: alle ore 11:30 – 15:00 – 17:30 al crepuscolo
E FESTA SIA!
Ore 10:00
– Mercato storico del XV° secolo
– Allestimento campo con Antichi Mestieri Medioevali
– Preparazione ciccioli con vendita e dimostrazione di “Pcaria”
– Vendita dei sapori d’autunno: caldarroste, vin brulè, borlenghi, tigelle, gnocco fritto, erbazzone, torte salate, polenta fritta, zucca fritta, vino novello e aceto balsamico, caldo, cioccolato crepes, pasta e fagioli, polenta e ragù, guanciale.
– Apertura della Rocca, del Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale e del Museo dell’Auto
– Mostra di pittura “E’ SOLO COLORE” di Alessandra Montanari
– Pasticceria Prolochese con tortellini ripieni, frittelle di mele, torte castagnaccio
– LE MIGLIORI RICETTE DELLA TRADIZIONE LOCALE PER VOI, NEI NOSTRI RISTORANTINI SPECIALIZZATI NEL SERVIRVI IL CIBO DI STRADA.
Ore 11:45
Ristorante Prolochese con le ricette della tradizione Reggiana con servizio da asporto
– Spettacolo di falconeria
– Per le vie del paese: spettacoli musicali, artisti di strada e tanto altro ancora!!!
– Per tutti i bambini: Passeggiate sui Pony e Truccabimbi
– Negozi del centro aperti
– Per tutto il giorno mercato di qualità con oltre 130 bancarelle, mercatino degli agricoltori a Km. Zero, e Hobbysti.
– Ore 17:00 estrazione della lotteria con la collaborazione Parrocchiale
ORE 17:30
ULTIMA ESIBIZIONE DEL CORTEO STORICO CON LA RIEVOCAZIONE DEL MANTELLO DI SAN MARTINO E SPETTACOLI A SORPRESA.
E’ tempo de “Bartlaz” il vero romagnolo, capace di risvegliare il palato dei più indecisi. Una ghiottoneria gastronomica, unica nel genere, singolare per la forma a mezzaluna, paffutello e ben imbottito, ricco di profumi, dal sapore pieno che da morbido arriva al robusto. Per i suoi ingredienti (di filiera corta) e per la sua genuinità è la migliore riscoperta gastronomica moderna di un alimento passato. Il suo composto è finito dalla patata gialla passata in purea, pancetta di maiale, grana padano stagionato, sale, pepe e altre spezie ed infine cotto alla piastra. Per completare il piacere del palato si consiglia di abbinarlo con un buon sangiovese della nostra vallata del Tramazzo-Marzeno.
Un tempo il giorno di San Martino (11 novembre) sanciva per i contadini romagnoli la scadenza dei rapporti di lavoro e gli eventuali rinnovi di contratti di mezzadria fra proprietari terrieri e mezzadri; avveniva la compra – vendita del bestiame, di attrezzi agricoli, di scorte alimentari. Era dunque un momento privilegiato di incontri… di ogni tipo.
Ecco il motivo per cui la Fiera di San Martino è ricordata, nella tradizione popolare, come Fiera dei Becchi (i caproni), ovvero la festa dei cornuti.
Nella centralissima piazza Ganganelli, sotto l’Arco trionfale di Clemente XIV, vengono appese, per l’occasione, grandi corna. La tradizione vuole che oscillino al passaggio di persone tradite. Oserete anche voi passare sotto le corna e accettare lo spietato verdetto? Sarete dunque fra i più temerari, esponendovi all’eventuale scherno di amici e presenti? Non dovrete far altro che venire a Santarcangelo, armandovi di un pizzico di coraggio. Ma ricordate bene che a novembre tira sempre vento!!
La Fiera è anche conosciuta come la sagra nazionale dei cantastorie e rappresenta uno degli appuntamenti autunnali più importanti in Romagna. Tutta la città è piena di bancarelle, stand gastronomici, con tante specialità non solo della zona ma provenienti da altre regioni d’Italia. Vi troverete immersi fra colori, sapori e profumi che vi delizieranno. Assolutamente impedibile è il palio della Piadina, una simpaticissima competizione fra improvvisati “piadinari”, non professionisti, alle prese con farina e mattarello.