Programma del “Carnevale dei Ragazzi” di Formigine (MO)
Giovedì 4 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Degustazione delle “frittelle di baccalà” e patatine fritte dello Chef Gianni
Poesie e “zirudeli” con il Re e la Regina della Zingaraja
ore 12.00
Degustazione di polenta con cinghiale
ore 16.00
Musica con la cover band di Vasco Rossi “Siamo soli” giochi e balli in piazza
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo
Costo del biglietto 1 €
ore 17.00
Atelier del castello
Laboratorio per creare sberluccicanti mascherine!
Per bambini dai 6 agli 11 anni. Costo 1 €. Prenotazione obbligatoria
[line]
Sabato 6 febbraio | ore 16.30
Biblioteca Ragazzi Matilda, via S. Antonio 4
Partecipazione libera, tel. 059 416356
[line]
Domenica 7 febbraio
Centro storico
10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 11.00
Bivacco degli Zingari di Formigine e degustazione di piatti tipici
ore 14.00
Corso mascherato con la famiglia Pavironica e il Re e la Regina della Zingaraja di Formigine
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Sproloquio della famiglia Pavironica
[line]
Martedì 9 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Distribuzione della “cherseinta” (gnocco fritto)
ore 12.00
Degustazione dei maccheroni al ragù
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 14.00
Corso mascherato con il Re e la Regina della Zingaraja
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Discorso del Re e della Regina della Zingaraja
ore 16.30
Degustazione di un buon piatto di polenta
ore 17.00
Cerimonia di premiazione
[line]
Domenica 14 febbraio | ore 14.00
Magreta
Programma del “Carnevale dei Ragazzi” di Formigine (MO)
Giovedì 4 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Degustazione delle “frittelle di baccalà” e patatine fritte dello Chef Gianni
Poesie e “zirudeli” con il Re e la Regina della Zingaraja
ore 12.00
Degustazione di polenta con cinghiale
ore 16.00
Musica con la cover band di Vasco Rossi “Siamo soli” giochi e balli in piazza
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo
Costo del biglietto 1 €
ore 17.00
Atelier del castello
Laboratorio per creare sberluccicanti mascherine!
Per bambini dai 6 agli 11 anni. Costo 1 €. Prenotazione obbligatoria
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Sabato 6 febbraio | ore 16.30
Biblioteca Ragazzi Matilda, via S. Antonio 4
Partecipazione libera, tel. 059 416356
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Domenica 7 febbraio
Centro storico
10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 11.00
Bivacco degli Zingari di Formigine e degustazione di piatti tipici
ore 14.00
Corso mascherato con la famiglia Pavironica e il Re e la Regina della Zingaraja di Formigine
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Sproloquio della famiglia Pavironica
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Martedì 9 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Distribuzione della “cherseinta” (gnocco fritto)
ore 12.00
Degustazione dei maccheroni al ragù
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 14.00
Corso mascherato con il Re e la Regina della Zingaraja
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Discorso del Re e della Regina della Zingaraja
ore 16.30
Degustazione di un buon piatto di polenta
ore 17.00
Cerimonia di premiazione
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Domenica 14 febbraio | ore 14.00
Magreta
Programma del “Carnevale dei Ragazzi” di Formigine (MO)
Giovedì 4 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Degustazione delle “frittelle di baccalà” e patatine fritte dello Chef Gianni
Poesie e “zirudeli” con il Re e la Regina della Zingaraja
ore 12.00
Degustazione di polenta con cinghiale
ore 16.00
Musica con la cover band di Vasco Rossi “Siamo soli” giochi e balli in piazza
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo
Costo del biglietto 1 €
ore 17.00
Atelier del castello
Laboratorio per creare sberluccicanti mascherine!
Per bambini dai 6 agli 11 anni. Costo 1 €. Prenotazione obbligatoria
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Sabato 6 febbraio | ore 16.30
Biblioteca Ragazzi Matilda, via S. Antonio 4
Partecipazione libera, tel. 059 416356
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Domenica 7 febbraio
Centro storico
10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 11.00
Bivacco degli Zingari di Formigine e degustazione di piatti tipici
ore 14.00
Corso mascherato con la famiglia Pavironica e il Re e la Regina della Zingaraja di Formigine
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Sproloquio della famiglia Pavironica
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Martedì 9 febbraio
Centro storico
ore 9.00
Distribuzione della “cherseinta” (gnocco fritto)
ore 12.00
Degustazione dei maccheroni al ragù
dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso speciale al Museo del Castello
Costo del biglietto 1 €
ore 14.00
Corso mascherato con il Re e la Regina della Zingaraja
Con la partecipazione straordinaria della Strana Coppia di Radio Bruno
ore 16.00
Discorso del Re e della Regina della Zingaraja
ore 16.30
Degustazione di un buon piatto di polenta
ore 17.00
Cerimonia di premiazione
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Domenica 14 febbraio | ore 14.00
Magreta
Gran Carnevale Storico di Busseto
137° Edizione Storica
Riconosciuto fra le feste più rinomate del parmense, il Grande Carnevale della Risata e della Musica di Busseto entra nel vivo con la 137° edizione.
Il Carnevale di Busseto vi aspetta il 4-11-18 Febbraio 2018 dove, nel centro storico di Busseto, sfileranno i grandi carri umoristici in cartapesta, soggetti speciali, gruppi folkloristici, bande musicali provenienti da diverse parti d’Italia.
Carta, colla (di farina), chiodi, legno, tonnellate di ferro, una vecchia saldatrice, così nascono le maschere.
Sfileranno tutti per le vie del centro di Busseto dalle ore 14.00. Oltre ai grandi carri allegorici saranno presenti diversi soggetti speciali carichi di allegria e umorismo con grandi ospiti.
Gran Carnevale Storico di Busseto
137° Edizione Storica
Riconosciuto fra le feste più rinomate del parmense, il Grande Carnevale della Risata e della Musica di Busseto entra nel vivo con la 137° edizione.
Il Carnevale di Busseto vi aspetta il 4-11-18 Febbraio 2018 dove, nel centro storico di Busseto, sfileranno i grandi carri umoristici in cartapesta, soggetti speciali, gruppi folkloristici, bande musicali provenienti da diverse parti d’Italia.
Carta, colla (di farina), chiodi, legno, tonnellate di ferro, una vecchia saldatrice, così nascono le maschere.
Sfileranno tutti per le vie del centro di Busseto dalle ore 14.00. Oltre ai grandi carri allegorici saranno presenti diversi soggetti speciali carichi di allegria e umorismo con grandi ospiti.
Gran Carnevale Storico di Busseto
137° Edizione Storica
Riconosciuto fra le feste più rinomate del parmense, il Grande Carnevale della Risata e della Musica di Busseto entra nel vivo con la 137° edizione.
Il Carnevale di Busseto vi aspetta il 4-11-18 Febbraio 2018 dove, nel centro storico di Busseto, sfileranno i grandi carri umoristici in cartapesta, soggetti speciali, gruppi folkloristici, bande musicali provenienti da diverse parti d’Italia.
Carta, colla (di farina), chiodi, legno, tonnellate di ferro, una vecchia saldatrice, così nascono le maschere.
Sfileranno tutti per le vie del centro di Busseto dalle ore 14.00. Oltre ai grandi carri allegorici saranno presenti diversi soggetti speciali carichi di allegria e umorismo con grandi ospiti.
Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.
I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.
Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.
Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.
Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).
Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.
Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.
Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.
Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.
Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.
Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.
Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.
I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.
Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.
Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.
Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).
Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.
Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.
Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.
Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.
Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.
Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.
Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.
I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.
Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.
Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.
Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).
Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.
Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.
Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.
Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.
Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.
Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.