Fiera Agricola
Stendardi di juta saranno appesi alle finestre delle case lungo le strade del paese, fasci di salici saranno di decoro come fiori davanti ai portoni; il prato nella zona sportiva in quei giorni, prenderà vita tra note di musica folk e sorsi di vino seduti su balle di fieno e paglia intorno all’Agribar o al Rastabar muniti del tradizionale cappello di paglia.
Animali, falchi e falconieri, antichi trattori ed attrezzature agricole, tradizione, vecchi mestieri e cultura contadina ci immergeranno nel caldo ambiente che solo la Terra, la natura, l’agricoltura sanno regalarci.
Tutto il paese darà il benvenuto a turisti e visitatori, lieto di ospitare chi vorrà vedere i vecchi motori rombare ancora con le loro teste calde; chi vorrà visitare il nostro Castello e far divertire i bambini con gli spettacoli dei burattini; chi vorrà partecipare a laboratori di panificazione, chi visitare la mostra del pane, la mostra dei Mulini della Valceno, chi vorrà giocare alla morra, chi preparerà cappelli di paglia, chi assisterà alla lavorazione del ferro, del legno, della terra cotta, del formaggio, chi impaglierà sedie, chi assisterà alla trebbiatura sull’aia, chi semplicemente passeggerà a curiosare fra le bancarelle.
La Fiera Agricola della Valceno sarà una fiera per tutti!
E anche a chi vorrà solo venire a gustare la buona cucina con un buon piatto di Anulèn, noi vi aspettiamo!
Presto il programma!
Fiera Agricola
Stendardi di juta saranno appesi alle finestre delle case lungo le strade del paese, fasci di salici saranno di decoro come fiori davanti ai portoni; il prato nella zona sportiva in quei giorni, prenderà vita tra note di musica folk e sorsi di vino seduti su balle di fieno e paglia intorno all’Agribar o al Rastabar muniti del tradizionale cappello di paglia.
Animali, falchi e falconieri, antichi trattori ed attrezzature agricole, tradizione, vecchi mestieri e cultura contadina ci immergeranno nel caldo ambiente che solo la Terra, la natura, l’agricoltura sanno regalarci.
Tutto il paese darà il benvenuto a turisti e visitatori, lieto di ospitare chi vorrà vedere i vecchi motori rombare ancora con le loro teste calde; chi vorrà visitare il nostro Castello e far divertire i bambini con gli spettacoli dei burattini; chi vorrà partecipare a laboratori di panificazione, chi visitare la mostra del pane, la mostra dei Mulini della Valceno, chi vorrà giocare alla morra, chi preparerà cappelli di paglia, chi assisterà alla lavorazione del ferro, del legno, della terra cotta, del formaggio, chi impaglierà sedie, chi assisterà alla trebbiatura sull’aia, chi semplicemente passeggerà a curiosare fra le bancarelle.
La Fiera Agricola della Valceno sarà una fiera per tutti!
E anche a chi vorrà solo venire a gustare la buona cucina con un buon piatto di Anulèn, noi vi aspettiamo!
Presto il programma!
15ª Edizione 2019 della fiera agricola del Comune di Lesignano, che anche quest’anno ritorna ad intrattenere il pubblico di curiosi del mondo agricolo
Dalle 9.30 alle 20.00:
AGRICOLTURA
Mercato di prodotti locali con produttori Km 0
Esposizione animali della fattoria
TRADIZIONE
Artigiani e hobbisti all’opera
Mostra e Museo di oggetti d’epoca
Mostra Fotografica “Mondo Agreste”
MOTORI
Esposizioni di trattori e macchine agricole
Esibizioni su pista fuoristrada di Jeep e Quad
Servizio Bar, Pranzo e Cena
Sabato 4 maggio – ore 19.30 – Piazza Marconi
CENA DEL GEMELLAGGIO
cena e dj set aperto al pubblico
con il patrocino del Comune di Lesignano de’ Bagni e Provincia di Parma
L’idea di questa manifestazione è di Graziano Foschi e Alberto Padovani, ciclisti e appassionati di randonnée, prendendo spunto dalla serata organizzata dal Comune di Casola Valsenio un anno fa in cui si celebrarono i 120 anni della pedalata di Alfredo Oriani raccontati nel volume “La bicicletta”.
Saranno presenti, oltre agli ideatori e organizzatori della corsa, anche il Sindaco Nicola Iseppi, Ennio Dirani, Presidente onorario della Fondazione Casa di Oriani che 21 anni fa ripercorse in bicicletta le strade raccontate da Oriani, e Erik Lanzoni, Direttore di IF.
La storia vuole che il cicloturismo nasca in Italia. Il 12 giugno del 1897 dodici ciclisti romani, capitanati dall’artista Vito Pardo, partirono all’alba da Roma con l’intento dichiarato di raggiungere Napoli entro il tramonto. In nove portarono a compimento l’impresa e i giornali dell’epoca celebrarono l’evento appellando i ciclisti, col termine di “Audaci”. Alcuni giorni dopo una ventina di ciclisti napoletani replicò la pedalata sul percorso inverso e in quell’occasione si decise di istituire il primo “Gruppo Audax” che raccogliesse tutti i ciclisti in grado di percorrere 200 chilometri in bicicletta in autosufficienza entro una sola giornata. Queste imprese di lunghe distanze, avevano lo scopo di “…incoraggiare lo sviluppo del grande turismo in bicicletta, educare i ciclisti, renderli forti e tenaci ed organizzare le escursioni cicloturistiche”.
Piace pensare che la notizia del viaggio da Roma a Napoli avesse girato in fretta fra gli appassionati delle due ruote del tempo. Piace pensarlo perché stranamente, uno che viaggiava sempre solo come Alfredo Oriani, per una volta aveva trovato un compagno con cui condividere l’avventura. O meglio, credeva di averlo trovato, perché Aldo Orlandi, tornato due giorni prima dalla battaglia di Domokòs, non si presentò all’appuntamento al Caffè Orfeo a Faenza, impedito dai familiari o spaventato dalla prospettiva di dover reggere da solo, per due settimane, le tirate oratorie del terribile Alfredo. Oriani non battè ciglio, attese qualche minuto, poi partì solo con la valigia appesa alla canna della bicicletta per il viaggio. Un libro da leggere, una pietra miliare del cicloturismo italiano.
Per onorare l’impresa del casolano, l’anno prossimo sarà organizzata una randonnée da 600 Km con partenza e arrivo a Casola Valsenio dal titolo “La Mille di Oriani” con partenza sabato 11 maggio e arrivo nella giornata seguente, durante la Festa dello sport di Casola Valsenio.
L’idea di questa manifestazione è di Graziano Foschi e Alberto Padovani, ciclisti e appassionati di randonnée, prendendo spunto dalla serata organizzata dal Comune di Casola Valsenio un anno fa in cui si celebrarono i 120 anni della pedalata di Alfredo Oriani raccontati nel volume “La bicicletta”.
Saranno presenti, oltre agli ideatori e organizzatori della corsa, anche il Sindaco Nicola Iseppi, Ennio Dirani, Presidente onorario della Fondazione Casa di Oriani che 21 anni fa ripercorse in bicicletta le strade raccontate da Oriani, e Erik Lanzoni, Direttore di IF.
La storia vuole che il cicloturismo nasca in Italia. Il 12 giugno del 1897 dodici ciclisti romani, capitanati dall’artista Vito Pardo, partirono all’alba da Roma con l’intento dichiarato di raggiungere Napoli entro il tramonto. In nove portarono a compimento l’impresa e i giornali dell’epoca celebrarono l’evento appellando i ciclisti, col termine di “Audaci”. Alcuni giorni dopo una ventina di ciclisti napoletani replicò la pedalata sul percorso inverso e in quell’occasione si decise di istituire il primo “Gruppo Audax” che raccogliesse tutti i ciclisti in grado di percorrere 200 chilometri in bicicletta in autosufficienza entro una sola giornata. Queste imprese di lunghe distanze, avevano lo scopo di “…incoraggiare lo sviluppo del grande turismo in bicicletta, educare i ciclisti, renderli forti e tenaci ed organizzare le escursioni cicloturistiche”.
Piace pensare che la notizia del viaggio da Roma a Napoli avesse girato in fretta fra gli appassionati delle due ruote del tempo. Piace pensarlo perché stranamente, uno che viaggiava sempre solo come Alfredo Oriani, per una volta aveva trovato un compagno con cui condividere l’avventura. O meglio, credeva di averlo trovato, perché Aldo Orlandi, tornato due giorni prima dalla battaglia di Domokòs, non si presentò all’appuntamento al Caffè Orfeo a Faenza, impedito dai familiari o spaventato dalla prospettiva di dover reggere da solo, per due settimane, le tirate oratorie del terribile Alfredo. Oriani non battè ciglio, attese qualche minuto, poi partì solo con la valigia appesa alla canna della bicicletta per il viaggio. Un libro da leggere, una pietra miliare del cicloturismo italiano.
Per onorare l’impresa del casolano, l’anno prossimo sarà organizzata una randonnée da 600 Km con partenza e arrivo a Casola Valsenio dal titolo “La Mille di Oriani” con partenza sabato 11 maggio e arrivo nella giornata seguente, durante la Festa dello sport di Casola Valsenio.
Dalla terra, dove maturano i filari, fino alle stelle, passando per la Luna calpestata dall’uomo mezzo secolo fa, che con le sue fasi ci dà il buon vino. Il XXIV Festival della Malvasia 2019 – Premio Coséta d’Or, sarà un viaggio tra emozioni e sapori, con le degustazioni e le Master class dei sommelier dell’AIS dedicate ai Vini dei Colli di Parma, il concorso per barmen dell’Aibes, i cooking show degli chef di Parma Quality Restaurants, la cena itinerante “Magnarocca”, le malvasie greche e quelle piacentine. E poi musica, danze e mercati.
Una due giorni, inserita nel calendario di Destinazione Emilia con oltre 40 eventi, che v porterà alla scoperta dei cambiamenti climatici insieme a Luca Lombroso, per arrivare fino alle stelle, con i racconti dell’astronauta Umberto Guidoni, del fisico Davide Delmonte e, per i più piccoli, il planetario e i laboratori Googol. Perché il Festival della Malvasia è per tutti.
Erbe in fiore è una giornata didattica, divulgativa nella quale vengono trattati argomenti diversi relativi al riconoscimento all’impiego delle erbe officinali nei vari settori culinari, erboristici, estrattivi, fitoterapici. Erbe in fiore si svolge all’interno del Giardino delle Erbe e nel centro storico di Casola Valsenio il penultimo fine settimana di maggio.
Dalla terra, dove maturano i filari, fino alle stelle, passando per la Luna calpestata dall’uomo mezzo secolo fa, che con le sue fasi ci dà il buon vino. Il XXIV Festival della Malvasia 2019 – Premio Coséta d’Or, sarà un viaggio tra emozioni e sapori, con le degustazioni e le Master class dei sommelier dell’AIS dedicate ai Vini dei Colli di Parma, il concorso per barmen dell’Aibes, i cooking show degli chef di Parma Quality Restaurants, la cena itinerante “Magnarocca”, le malvasie greche e quelle piacentine. E poi musica, danze e mercati.
Una due giorni, inserita nel calendario di Destinazione Emilia con oltre 40 eventi, che v porterà alla scoperta dei cambiamenti climatici insieme a Luca Lombroso, per arrivare fino alle stelle, con i racconti dell’astronauta Umberto Guidoni, del fisico Davide Delmonte e, per i più piccoli, il planetario e i laboratori Googol. Perché il Festival della Malvasia è per tutti.
Erbe in fiore è una giornata didattica, divulgativa nella quale vengono trattati argomenti diversi relativi al riconoscimento all’impiego delle erbe officinali nei vari settori culinari, erboristici, estrattivi, fitoterapici. Erbe in fiore si svolge all’interno del Giardino delle Erbe e nel centro storico di Casola Valsenio il penultimo fine settimana di maggio.
Dalla terra, dove maturano i filari, fino alle stelle, passando per la Luna calpestata dall’uomo mezzo secolo fa, che con le sue fasi ci dà il buon vino. Il XXIV Festival della Malvasia 2019 – Premio Coséta d’Or, sarà un viaggio tra emozioni e sapori, con le degustazioni e le Master class dei sommelier dell’AIS dedicate ai Vini dei Colli di Parma, il concorso per barmen dell’Aibes, i cooking show degli chef di Parma Quality Restaurants, la cena itinerante “Magnarocca”, le malvasie greche e quelle piacentine. E poi musica, danze e mercati.
Una due giorni, inserita nel calendario di Destinazione Emilia con oltre 40 eventi, che v porterà alla scoperta dei cambiamenti climatici insieme a Luca Lombroso, per arrivare fino alle stelle, con i racconti dell’astronauta Umberto Guidoni, del fisico Davide Delmonte e, per i più piccoli, il planetario e i laboratori Googol. Perché il Festival della Malvasia è per tutti.