Set
17
Dom
XXVI Biennale del Muro Dipinto @ Dozza (BO); Toscanella (BO)
Set 17@10:00

La Biennale del Muro Dipinto di Dozza è alla sua XXVI edizione!

Dall’11 al 17 settembre 2017 si potranno ammirare gli artisti all’opera sui muri del borgo dipinto di Dozza e a Toscanella.

A breve il programma completo!

Artisti partecipanti:
Alberonero, Andrea Mario Bert, Giorgio Bevignani, Andrea Gualandri, Marco Lazzarato, Mattia Turco.

Ristrutturazione sigismondea della Rocca del Sasso e della Rocca del Passerello @ Verucchio (RN)
Set 17@15:00

Le due rocche di Verucchio stanno per subire un importante restauro. Per questo motivo la Pro Loco ed il comune di Verucchio hanno indetto un convegno per poter rendere partecipe chiunque sia appassionato della storia di questi due edifici sui perchè di questo imminente avvenimento. Parleranno, oltre gli organizzatori, l’architetto Giovanna Giuccioli e il prof. Giovanni Rimondini. Le due rocche saranno inoltre visitabili con l’accompagnamento delle guide.

Nov
16
Gio
Cibo come Cultura
Nov 16@21:00

L’11° edizione di CIBO COME CULTURA è tornata, come ogni anno al termine della Fiera di San Martino, ad allietarci con nuovi libri e quindi nuovi autori: il ciclo di conferenze è accompagnato con letture e piccole degustazioni, la Pro Loco Santarcangelo si impegna da tempo alla collaborazione con la Biblioteca Antonio Baldini, la Fondazione Fo.Cu.S e gli organizzatori di Fiera San Martino/Blu Nautilus per questi importanti appuntamenti. Le serate sono dedicate alla presentazione di prodotti tipici o volumi pubblicati inerenti l’enogastronomia.

Il programma di quest’anno prevede, in occasione della prima serata, la partecipazione di Valerio Braschi che presenterà il suo libro “Mistery boy. La mia idea di cucina in 100 ricette” (Baldini & Castoldi, 2017), la seconda serata invece sarà per Alberto Capatti e il suo “Vegetit – Le avanguardie vegetariane in Italia”, mentre per l’ultimo appuntamento si presenterà Gigi Padovani con “L’arte di bere Vino.. e vivere felici”.

 

Mi raccomando, non perdetevi queste meravigliose serate a Santarcangelo di Romagna.

 

Nov
23
Gio
Cibo come Cultura
Nov 23@21:00

L’11° edizione di CIBO COME CULTURA è tornata, come ogni anno al termine della Fiera di San Martino, ad allietarci con nuovi libri e quindi nuovi autori: il ciclo di conferenze è accompagnato con letture e piccole degustazioni, la Pro Loco Santarcangelo si impegna da tempo alla collaborazione con la Biblioteca Antonio Baldini, la Fondazione Fo.Cu.S e gli organizzatori di Fiera San Martino/Blu Nautilus per questi importanti appuntamenti. Le serate sono dedicate alla presentazione di prodotti tipici o volumi pubblicati inerenti l’enogastronomia.

Il programma di quest’anno prevede, in occasione della prima serata, la partecipazione di Valerio Braschi che presenterà il suo libro “Mistery boy. La mia idea di cucina in 100 ricette” (Baldini & Castoldi, 2017), la seconda serata invece sarà per Alberto Capatti e il suo “Vegetit – Le avanguardie vegetariane in Italia”, mentre per l’ultimo appuntamento si presenterà Gigi Padovani con “L’arte di bere Vino.. e vivere felici”.

 

Mi raccomando, non perdetevi queste meravigliose serate a Santarcangelo di Romagna.

 

Nov
30
Gio
Cibo come Cultura
Nov 30@21:00

L’11° edizione di CIBO COME CULTURA è tornata, come ogni anno al termine della Fiera di San Martino, ad allietarci con nuovi libri e quindi nuovi autori: il ciclo di conferenze è accompagnato con letture e piccole degustazioni, la Pro Loco Santarcangelo si impegna da tempo alla collaborazione con la Biblioteca Antonio Baldini, la Fondazione Fo.Cu.S e gli organizzatori di Fiera San Martino/Blu Nautilus per questi importanti appuntamenti. Le serate sono dedicate alla presentazione di prodotti tipici o volumi pubblicati inerenti l’enogastronomia.

Il programma di quest’anno prevede, in occasione della prima serata, la partecipazione di Valerio Braschi che presenterà il suo libro “Mistery boy. La mia idea di cucina in 100 ricette” (Baldini & Castoldi, 2017), la seconda serata invece sarà per Alberto Capatti e il suo “Vegetit – Le avanguardie vegetariane in Italia”, mentre per l’ultimo appuntamento si presenterà Gigi Padovani con “L’arte di bere Vino.. e vivere felici”.

 

Mi raccomando, non perdetevi queste meravigliose serate a Santarcangelo di Romagna.

 

Dic
17
Dom
Dolce Natale @ Novafeltria (RN)
Dic 17@10:00–20:00

dolce-natale-novafeltriaDomenica 17 dicembre il centro storico di Novafeltria si riempirà dei colori e della magia del Natale.

Dalla mattina potrete trovare:
– bancarelle del mercatino dell’antiquariato e di articoli natalizi;
– grande Presepe dentro la Chiesetta di Santa Marina;
– musicisti agli angoli di strada , caldarroste e vin brûlè;
– spettacolo per bambini “Che fine ha fatto Babbo natale?” alle h 15 in piazza Roma;
– elfi birbantelli distribuiranno caramelle, cioccolata e zucchero filato;
– zona giochi bambini in piazza Roma;
– concorso “Vota l’Ape di Natale”

Babbo Natale aspetta i bambini con le loro letterine nelle giornate di 8, 9, 10, 17, 23 e 24 dicembre nel palazzo comunale, con i seguenti orari:
8, 9, 10, 17, 23 dicembre ore 10-12, 16-19
24 dicembre ore 10-12

Lug
27
Ven
Visite Guidate Notturne al Torrione Quattrocentesco @ Sissa Trecasali (PR)
Lug 27@21:00

Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.

I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.

Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.

Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.

Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).

Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.

Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.

Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.

Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.

Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.

Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.

Lug
28
Sab
Visite Guidate Notturne al Torrione Quattrocentesco @ Sissa Trecasali (PR)
Lug 28@21:00

Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.

I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.

Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.

Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.

Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).

Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.

Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.

Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.

Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.

Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.

Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.

Lug
29
Dom
Visite Guidate Notturne al Torrione Quattrocentesco @ Sissa Trecasali (PR)
Lug 29@21:00

Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.

I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.

Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.

Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.

Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).

Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.

Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.

Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.

Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.

Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.

Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.

Lug
31
Mar
Visite Guidate Notturne al Torrione Quattrocentesco @ Sissa Trecasali (PR)
Lug 31@21:00

Nel cuore di Sissa si erge imponente la Rocca dei Terzi.

I Terzi, che nel 1329 divennero “Signori” di Sissa, fecero costruire una castello a difesa del loro territorio.

Per lungo tempo la fortezza fu teatro di tumultuosi avvenimenti, più volte danneggiato per esigenze difensive, ha conservato intatto il suo torrione (o mastio); la Torre, la più alta della bassa parmense (27 m), a dimostrazione di un passato tanto ricco di gloria, di sventure e di sangue. Dalla sua cima, nelle giornate limpide, la vista spazia dalle Alpi agli Appennini con alcuni scorci del grande fiume e dei paesi limitrofi.

Durante i secoli, la Rocca è stata un importante “ospitale” per i pellegrini in viaggio verso Roma lungo la via Francigena. Lo testimoniano i suggestivi “graffiti parietali” tardo medioevali, che si possono ammirare alle pareti della torre, testimoni del passaggio dei pellegrini.

Agli inizi dell’Ottocento l’antico fortilizio si presenta nella sua edizione definitiva: due corpi ben distinti in cui domina la torre quattrocentesca che conserva intatta la corona di caditoie e i lunghi beccatelli che rinserrano il corpo sporgente del blocco murario e profonde finestre a strombo, mentre si segnala la scomparsa del ponte levatoio (di cui rimane l’incassatura per la trave di sostegno), e il “Palazzo” che circonda la torre con chiare strutture dell’epoca settecentesca: inserimenti in cotto (finestre, fasce marcapiano, scalette, bugnati).

Sino a tutto l’Ottocento la Rocca di Sissa era accessibile frontalmente per mezzo di uno stretto ponticello in muratura.

Da Piazza Roma, “la Piazzola” per i sissesi, un altro ponticello, ortogonale al precedente, congiungeva l’abitato con la sede del dazio comunale, isolato da un muretto che con le spallette dei ponti formava un quadrilatero nettamente staccato dalla parte occidentale del paese.

Una serie di abbattimenti successivi, l’uso della rocca come sede degli uffici comunali e di aule scolastiche, hanno portato agli inizi del ‘900 alla costruzione di un monumentale scalone in muratura, cemento e marmiglia, dirimpetto alla nuova strada battezzata “Via della Rocca”.

Gli interventi più recenti riguardano la scala laterale (facciata orientale), ricostruita in cotto e cemento negli anni Cinquanta del XX secolo, dall’architetto sissese Mario Vacca e lo scalone d’ingresso in cemento armato e legno sorto, previo abbattimento del precedente, nel 1986.

Il decorrere del tempo e il forte sisma che ha colpito l’area emiliana nel 2008 e nel 2012, hanno lasciato segni sulla Rocca, che necessitava di un importante restauro.

Nel novembre 2017, si è concluso il restauro del Torrione, primo tassello del recupero funzionale della Rocca dei Terzi, nell’aprile 2018 sono iniziati i lavori di restauro del Palazzo.