Appennino Modenese | Itinerari Turistici

Appennino Modenese

L’itinerario turistico di oggi ci porta a visitare la zona dell’Appennino Modenese partendo da Modena per concludere la nostra gita al Castello di Serravalle, in provincia di Bologna.

A sud di Modena, nella zona attraversata dal fiume Panaro, si estende un territorio riccamente coltivato, soprattutto frutteti, e famoso in particolare per le ciliegie. Proprio qui infatti sorge Vignola, che delle ciliegie è la capitale, oltre a essere il luogo natale dell’architetto cinquecentesco Jacopo Barozzi, detto appunto il Vignola. Una sosta nel paese consentirà di visitarne la rocca, notevole esempio di fortezza quattrocentesca a pianta quadrata con torrioni agli angoli; sulla corte centrale svetta la torre Nonantolana, alzata nel Seicento; all’interno si ammirano sale riccamente decorate e, nella cappella, affreschi quattrocenteschi.

Lungo una strada secondaria, che si imbocca dal centro abitato di Vignola, si arriva a Castelvetro di Modena, Levizzano Rangone e Puianello, dove si trova il santuario della Vergine della Salute, meta di pellegrinaggi. In questi centri, immersi in un paesaggio tipicamente collinare, sono molte e interessanti le testimonianze di valore storico e religioso (per esempio, il castello e la parrocchiale neogotica di Castelvetro di Modena).

Rilievi più importanti presenta invece il Frignano: si tratta della zona che comprende gli alti bacini del Panaro e della Sacchia. Qui la terra è particolarmente generosa di funghi e tartufi e al viaggiatore si offrono numerose possibilità di assaggiare ottimi formaggi e salumi. Pavullo nel Frignano è il centro principale della regione: situato in una vallata chiusa da monti boscosi, oggi è una stazione climatica di soggiorno. Vi si possono visitare il Museo Archeologico, con materiali provenienti dagli scavi della zona, e quello Naturalistico. Sulla strada che da Pavullo porta a Sestola si incontra il castello di Montecuccolo, uno dei tanti della famiglia Montecuccolo, che in queste terre dominò a lungo; attualmente della fortezza rimane una torre merlata, alla quale è annesso il palazzo feudale.

Nei dintorni si trovano varie località di villeggiatura, come Montecreto, che, arroccato su un colle sovrastante la valle dello Scoltenna, conserva i resti di un antico castello, e Sestola, noto centro turistico, che in estate offre la possibilità di fare escursioni verso pian del Falco, il monte Calvanella o il lago della Ninfa e in inverno consente la pratica dello sci; rientra infatti nel comprensorio sciistico del monte Cimone, di cui fanno parte anche Riolunato e Fanano. Quest’ultimo, immerso tra boschi di castagni, faggi e pini, è anche una stazione climatica dotata di piscine per cure elioterapiche. Da vedere inoltre la magnifica parrocchiale in pietra, chiesa plebana di San Silvestro, costruita da sant’Anselmo nel 749 e in seguito ampliata e affrescata.

In tutta la zona è generalmente possibile gustare ottime specialità gastronomiche, tipiche del Modenese, come le caratteristiche tigelle o crescente, sorta di focacce da servire con affettati e lardo. Da Fanano è consigliabile una breve escursione a Verica, piccolo borgo che custodisce un’antica chiesetta risalente al IX secolo.

Un’altra località di villeggiatura è Rocca Malatina, nota soprattutto per i Sassi, torrioni naturali in roccia arenaria (il più alto tocca i 74m); alla loro base si aprono due grandi caverne, che si ritiene servissero un tempo ai cristiani della zona come rifugio. A poca distanza Pieve Trebbio che deriva il suo nome dalla pieve romanica di San Giovanni Battista, si trova Guiglia, in una splendida posizione panoramica, custodisce nella parrocchiale, dipinti attribuibili forse al Correggio. Concludiamo il nostro itinerario al Castello di Serravalle, piccolo e caratteristico borgo medievale, è noto per le vivaci manifestazioni tradizionali che si svolgono: in particolare la fiera degli Stracaganass, letteralmente “coloro che hanno le mandibole stanche”. Ben conoscendo l’amore per la buona cucina tipico di queste parti, è facile intuire l’allusione ad una grande abbuffata.

Ringraziamo per l’Itinerario: 100 Itinerari Italiani

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