Nata da un grande amore
Simbolo incontestato della città di Bologna, le due torri, della Garisenda e degli Asinelli, sovrastano la città. Quest’ultima, eretta tra il 1109 e il 1119, con i suoi imponenti 97 metri d’altezza ed una gradinata interna di 498 gradini, è legata ad una leggenda che narra il motivo della sua costruzione.
La leggenda della Torre degli Asinelli
C’era una volta un contadino, un uomo che dedicava interamente le sue giornate al lavoro, nella speranza un giorno di espandere i suoi possedimenti migliorando così la vita della sua famiglia e in particolare del suo amato figlio. Egli aveva anche due asinelli, i quali lo aiutavano quotidianamente nel lavoro dei campi. Un giorno, mentre erano intenti a scavare in un terreno isolato, si misero a scalciare come se fossero impazziti. L’uomo corse in aiuto dei due fedeli animali tentando invano di calmarli. Avvicinatosi, scorse però qualcosa tra la terrà: era un baule pieno di monete d’oro e pietre preziose. Il brav’uomo non credeva ai suoi occhi. Decise allora di rinominare il tesoro in onore dei due animali, il Tesoro degli Asinelli. Essendo però molto giudizioso, non raccontò a nessuno di quanto gli era capitato, nemmeno alla sua famiglia.
Con il passare del tempo il tenore di vita della sua famiglia migliorò, molto gradualmente, con grande discrezione, per non destare sospetti. Il figlio del contadino era nel frattempo cresciuto ed era diventato uomo di grande fascino e cultura grazie al padre che aveva investito molto nella sua educazione. Un giorno,il ragazzo, passando nei pressi della casa di una nobile famiglia bolognese, vide alla finestra una bellissima ragazza della quale si innamorò. Lei ricambiava i sentimenti del giovane ma il padre, nobile della città, non avrebbe mai e poi mai dato la sua amata figlia a un ragazzo di così umili origini. Un giorno il fanciullo prese coraggio e presentatosi al cospetto della famiglia della giovane innamorata, chiese la sua mano. Il padre, scoppiò in una grossa risata e pensando che ciò sarebbe stato impossibile, disse al ragazzo che il matrimonio ci sarebbe stato quando egli avrebbe costruito la torre più alta di Bologna.
Il giovane, disperato, la sera tornato a casa si confidò con il padre che decise che era il momento giusto per svelare il suo segreto e consegnare il tesoro al figlio.
Iniziò così la costruzione della Torre degli Asinelli, così chiamata in onore dei due animali che avevano trovato il tesoro. Terminata la torre, dopo ben 10 anni, il nobile incredulo, dovette cedere in sposa la figlia al giovane.
I due innamorati, potettero così coronare il loro sogno amore.
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